Il sintoamplificatore è un apparecchio in grado di catturare dei segnali audio/video e di inviarli ad un impianto di diffusione sonora, nonché allo schermo di una televisione. Di solito questo dispositivo si presta ad essere parte integrante di un sistema home theater, benché allo stesso tempo assolva a tutte le funzioni tipiche di un normale amplificatore.
Al suo interno il sintoamplificatore è provvisto di ogni sistema che normalmente è coinvolto nel processo di amplificazione. Quindi possiede un preamplificatore e un finale di potenza. A differenza di un classico amplificatore, questo genere di dispositivo è dotato di numerosi canali di ingresso e uscita: assieme ai normali collegamenti audio sono presenti anche quelli che permettono di captare una sorgente video e di riprodurla su uno schermo televisivo. In diversi casi l’apparecchio può avere un sintonizzatore radio.
Un normale amplificatore svolge esclusivamente la funzione di accrescere un segnale sonoro e di trasferirlo al sistema degli altoparlanti. Di conseguenza possiede delle caratteristiche prettamente esprimibili in ambito fonico. Mentre il sintoamplificatore è concepito per gestire diverse funzioni, tra cui la trasmissione di segnali video. Come si è accennato in precedenza, è uno strumento utile ad intervenire laddove, in un contesto domestico, si vogliano ricreare le medesime condizioni che si hanno al cinema durante la visione di un film. Al fine di consentire la piena realizzazione del cosiddetto sorround, il sintoamplificatore riproduce le sorgenti sonore ad un sistema di altoparlanti complesso, costituito, oltre che da un normale sistema stereofonico, anche da diffusori fonici satellitari. Che generalmente vengono posizionati lateralmente o alle spalle rispetto all’ascoltatore.
La scelta di un sintoamplificatore
Relativamente alle caratteristiche che deve possedere un buon sintoamplificatore, è opportuno prima di tutto verificare la qualità della componentistica. Perché le elevate temperature a cui sono sottoposti i sistemi elettronici nei periodi in cui sono in funzione, con il passare del tempo possono provocare un rapido decadimento delle prestazioni di elementi scadenti. Una condizione che potrebbe compromettere la fedeltà della riproduzione audio e video. E’ doveroso inoltre valutare con accuratezza la potenza del congegno, sebbene non sia da ritenersi un requisito così indispensabile per definire il calibro di un prodotto.
Si può quindi affermare che una potenza notevole non sia sinonimo di qualità. Comunque, nel momento in cui si acquista un oggetto del genere, si deve in primo luogo tenere in considerazione la dimensione del luogo dove si vuole posizionare il dispositivo. Normalmente la potenza di 100W è bastevole per esprimere tutte le qualità sonore all’interno di un salone domestico di media grandezza. Ovviamente è necessario essere provvisti di un sistema di diffusione sonora in grado di gestire la potenza e la complessità dei segnali che sono riprodotti dal sintoamplificatore. Nel caso non si possegga una sufficiente conoscenza di queste tematiche, è raccomandabile agire secondo l’ausilio di un esperto, malgrado le case produttrici degli altoparlanti il più delle volte menzionino la potenza che sono in grado di sopportare.
Un altro aspetto da considerare è il numero di canali di cui deve essere provvisto il congegno. Per lo più i modelli presenti in commercio offrono un numero sufficiente di collegamenti, soprattutto quelli dedicati ai diffusori sonori. I prodotti di ultima generazione arrivano a sostenere persino otto altoparlanti. A parte tutto è di fondamentale importanza conoscere esattamente le proprie necessità e valutare il tipo di luogo all’interno del quale si intende mettere in funzione il dispositivo. Generalmente è opportuno indirizzarsi verso la scelta di un prodotto dotato di numerose possibilità di ingresso, poiché di frequente si ha bisogno di riprodurre diverse fattispecie di video, come nel caso del Blu-ray disk. E’ possibile infine acquisire dei modelli che possono accedere al web, supportati con degli appositi collegamenti.
Le differenze tra il sintoamplificatore e l’amplificatore
I due generi di dispositivi sono ovviamente concepiti per soddisfare bisogni diversi. Il sintoamplificatore è più complesso, in quanto tende anche a svolgere una funzione di riproduzione di segnali video, risultando utile perfino in quei casi dove si vogliono acquisire tipologie di sorgenti provenienti da un decoder o da un apparecchio elettronico per videogiochi (da inviare ad una piattaforma televisiva). Per questa ragione, sebbene sia dotato di ogni sistema in grado di eseguire correttamente le normali funzioni di un amplificatore, si deve ritenere un oggetto più versatile e sofisticato. Va tenuto presente che il suo prezzo è solitamente maggiore rispetto ad un classico dispositivo di amplificazione. Per di più, qualora vada a supportare un sistema complesso di diffusione sonora, dovrebbe essere ospitato in un luogo di grandezza non indifferente. L’acquisto di un prodotto del genere, conseguentemente, deve avvenire da parte di coloro che desiderano soddisfare delle esigenze variegate e non ristrette al solo ambito musicale.
L’amplificatore invece finalizza la propria attività esclusivamente nell’accrescimento di un segnale audio acquisito in ingresso. Da un punto di vista eminentemente tecnico è un dispositivo che incrementa l’ampiezza di un’onda sonora. Come si è menzionato in altre occasioni in questa sede, esistono vari generi di amplificatori a seconda delle esigenze che si hanno nonché rispetto alle differenti concezioni di fabbricazione. Si tratta tuttavia di un dispositivo dedicato esclusivamente ad intervenire in ambito fonico. Prodotti di questo tipo sono quindi dedicati ad un segmento del mercato più specifico.
Ulteriori caratteristiche di un sintoamplificatore
Alcuni modelli di sintoamplificatore sono dotati di un supporto wireless, in grado di captare il segnale proveniente dal proprio smartphone, dal tablet oppure dal computer. Sono correlate a questi apparecchi anche funzioni di tipo Bluetooth. Nella maggior parte delle ipotesi le riproduzioni che avvengono attraverso il wireless non sono di minore qualità rispetto a quelle riprodotte mediante i canali canonici. Ogni apparecchio di classe superiore è comunque capace di offrire delle peculiarità davvero notevoli. Tra queste si ricorda la Dolby Atmos Height Virtualization, che permette di generare la diffusione sonora in un contesto di home theatre anche al di sopra della testa. Oppure la cosiddetta eARC (Enhanced Audio Return Channel), che va ad accogliere le istanze di chi possiede una SmarTV con l’integrazione di servizi connessi al web, quando si ha il desiderio di usare la connessione HDMI, in entrata e in uscita.