Presente in ogni impianto audio che si rispetti, l’amplificatore è tra i dispositivi più ricercati in questo settore. Anche i più profani sull’argomento ne hanno sentito parlare, ma siete sicuri di sapere cosa sia esattamente un amplificatore? Ecco una guida su tutte le funzioni e la corretta applicazione di questo dispositivo.
Amplificatore: le sue funzioni
Quando ci si approccia al settore degli amplificatori, la prima domanda da porsi è “a cosa ci servono?“. Questo punto, che può sembrare banale, è importante perché esistono diverse tipologie di amplificatori, che possono essere adatti ad implementare l’impianto dell’auto, o il sistema Home Cinema che avete a casa.
Partiamo quindi dal presupposto che l’amplificatore non è altro che quel dispositivo in grado di amplificare un segnale. Ciò, in parole povere, vuol dire che, tramite il suo utilizzo, si è capaci di aumentare il segnale audio che verrà inviato dalla sorgente, trasmettendolo poi agli altoparlanti. Si tratta di un potente strumento che, se usato nella maniera corretta, dà la possibilità di portare la riproduzione sonora ad altri livelli.
Amplificatore: come sceglierlo?
Scegliere un amplificatore può avvenire in due modi. Il più semplice sarà sicuramente quello di rivolgersi a dei professionisti specializzati nel settore, che sapranno consigliarvi il dispositivo più adatto alle vostre esigenze. Nel caso in cui invece volete cimentarvi da soli in questa avventura, affidandovi alle infinite risorse dello shopping online, la prima regola è quella di affidarsi al buon senso.
Come già detto in precedenza, la scelta del proprio amplificatore deve dipendere da ciò che stiamo cercando. Questo significa, ad esempio, che il dispositivo deve essere scelto in relazione alla potenza degli altoparlanti in possesso. Un altro dettaglio di cui tenere conto è la casa produttrice: sugli e-commerce è facile imbattersi su prodotti scadenti spacciati come miracolosi, ecco perché affidarsi a delle aziende specializzate è una garanzia in più sulla qualità dell’articolo. Inoltre, nel momento in cui ci si trova a dover scegliere quale amplificatore acquista, è bene valutare i canali disponibili, esempio: un amplificatore con 4 canali sarà possibile a collegarlo ad altrettanti altoparlanti, perciò le caratteristiche devono essere valutate in base alle proprie esigenze.
Efficienza di un amplificatore: le classi
Ogni amplificatore ha una sua caratteristica efficienza, che dipende dalla classe di appartenenza del dispositivo. Infatti, gli amplificatori si suddividono in classi: in commercio si trovano principalmente i dispositivi appartenenti alle classi AB, D e D Full Range.
- Classe A, in questa categoria rientrano gli amplificatori che sono in grado di amplificare al 100% il segnale ricevuto, ma sono adatti solo per essere utilizzati per le basse potenze.
- Classe B, questi dispositivi amplificano il 50%, ma hanno un’efficienza variabile tra il 50 e il 79%, e possono essere soggetti ad una distorsione a causa della loro riproduzione spezzata dell’onda (distorsione crossover).
- Classe AB, indica una tecnologia in grado di amplificare più del 50% del segnale che riceve. Questa tipologia di amplificatori è tra i più venduti, ed è perfetta per l’utilizzo insieme a più dispositivi, in quanto è in grado di inviare il segnale in contemporanea, evitando distorsioni.
- Classe D, in questo caso si parla di un’efficienza del 94% circa, ed è la soluzione ottimale quando si parla di elettronica di alta potenza. Questa tipologia di amplificatori sono l’ideale per il collegamento con un subwoofer, e solitamente si tratta di dispositivi monofonici.
- Classe D Full Range, riesce ad unire le funzionalità di un dispositivo classe AB e classe D, assicurando grande potenza, nonostante le dimensioni ridotte.
Le specifiche tecniche
Un buon amplificatore deve essere in grado di fornire prestazioni elevate, riproducendo un suono pulito e nitido. Per poter fare ciò è, ovviamente, necessario che le sue caratteristiche siano all’altezza.
Quali sono i dettagli che possono fare la differenza? Quando si decide di procedere con l’acquisto, prima di tutto è buona norma controllare sia la potenza massima che la risposta di frequenza. La prima indica la capacità dell’amplificatore di trasformare la potenza in watt in energia acustica; mentre la seconda la funzione che determina il modo in cui il sistema riprodurrà il segnale in uscita. Un altro valore di cui tenere conto è l’impedenza, ovvero il carico che viene trasmesso da un dispositivo all’altro. Tra le specifiche, troviamo segnalata anche la sensibilità in entrata, che riguarda l’estensione del segnale necessaria per poter avere la potenza massima in uscita; e, se pensiamo di collegare l’amplificatore ad un subwoofer, è utile verificare anche la regolazione della frequenza di taglio dei bassi.
SNR: rapporto tra il segnale utile con il rumore nel dispositivo. È un valore utile per capire meglio la qualità dell’amplificatore.
THD: distorsione armonica totale, è il valore della distorsione che viene introdotta dal dispositivo nei segnali elettrici
In ultimo, ma non meno importante, bisogna prendere in considerazione anche il cosiddetto slew rate. Si tratta della velocità di risposta del dispositivo, ovvero la sua reazione, per cui questo valore potrebbe influenzare sulle prestazioni finali.
Connettività
Gli amplificatori possono essere collegati ad altri dispositivi in più modi. Primo tra tutti, ovvero il più classico, è quello che vede la connessione tramite cavi. Le uscite predisposte nel vostro amplificatore dipenderanno proprio dal numero di dispositivi che possono essergli collegati. Può essere utile valutare la presenza dei canali diversificati. Di cosa si tratta? La separazione dei canali è una funzione che permette una riproduzione separata dei suoni. Questo avviene tramite specifiche frequenze: ciò significa che, ad esempio, si potranno avere dei canali specifici per le basse frequenze, ed altri per le alte frequenze. Questa modalità non solo è in grado di migliorare l’esperienza audio, ma anche di ridurre le distorsioni.
Gli amplificatori di ultima generazione integrano a questa opzione, delle soluzioni più tecnologiche, sfruttando la potenza delle connessioni Bluetooth e Wi-Fi. Le connessioni wireless rendono molto più semplice ogni collegamento, aumentando anche il numero e il tipo di dispositivi che si possono collegare. Inoltre, con alcune funzioni è possibile anche mettere in comunicazione tra loro diversi device.
Conclusioni
Un amplificatore è un apparecchio molto utile per potenziare e migliorare la riproduzione audio. È usato per lo più per gli impianti auto e in concomitanza con gli Home Cinema, per rendere più vivido e nitido ogni suono. Grazie ai numerosi modelli in commercio, è possibile scegliere il più adatto alle proprie esigenze. Inoltre, questa varietà permette anche di confrontare i prodotti e scegliere tramite il miglior rapporto prezzo/qualità, che può significare non dover spendere per forza una fortuna per godere di elevate prestazioni.
Piccolo e compatto, o più grande e con diverse funzioni: non importa quale sia il modello, l’amplificatore rimane sempre nel podio degli impianti sound system.