Può funzionare un amplificatore senza remote? La risposta è sì: scopriamo come.
Prima di iniziare è importante avere ben chiaro cosa sia il remote: con questo termine si indica il cavo dell’accensione dell’amplificatore insieme alla sorgente che invia gli impulsi. Chiamato anche REM, la sua funzione ultima di questo cavo è, in breve, quella di attivare in contemporanea lo stereo insieme all’amplificatore.
Ora che questo concetto è chiaro a tutti, possiamo procedere con il cuore dell’articolo: come è possibile usare un amplificatore senza il cavo REM?
Amplificatore senza remote: le sue funzionalità
In commercio esistono dei validissimi amplificatori che non prevedono l’utilizzo del cavo remote per il loro uso in simbiosi con lo stereo. Ciò è possibile grazie a dei sistemi di ultima generazione, che permettono l’invio del segnale tra i due dispositivi tramite l’utilizzo delle connessioni wireless e della tecnologia Bluetooth.
I vantaggi di questa tipologia di prodotti sono racchiusi nelle loro principali caratteristiche. Hanno, infatti, la capacità di unire qualità e prestazioni: si tratta di articoli sempre più compatti che, nonostante le loro ridotte misure, garantiscono una resa massima. Gli amplificatori senza cavo REM sono comodi e semplici da usare, evitandoci di perdere tempo dietro ai diversi fili. Inoltre, possono essere anche usati “a distanza”, in quanto la loro ricezione è di svariati metri.
Amplificatore Bluetooth
L’amplificatore Bluetooth permette di sfruttare le sue funzionalità anche se posizionato lontano dalla sorgente. A differenza dei classici amplificatori, in questo caso è bene valutare ulteriori caratteristiche per riuscire a comprendere le sue reali potenzialità.
- Connettività
- Versione Bluetooth
- Distanza connettore Bluetooth
- Master Volume
- Funzionalità (es. gestione tramite app)
Specifiche tecniche
In questo paragrafo esamineremo con un pochino di più attenzione le caratteristiche elencate prima, in modo di avere un quadro della situazione più chiaro possibile.
La connettività
La connettività nelle specifiche di un prodotto indica semplicemente le sue capacità di connessione, come nel caso della LAN (Local Area Network – la rete locale) o magari dei morsetti pensati per la connessione di altoparlanti. Quando si parla di questa caratteristica, solitamente si fa riferimento ad un dato segnale in uscita (jack per le cuffie oppure il collegamento con il subwoofer) ed in entrata, come ad esempio l’ingresso Line jack, l’ingresso per il microfono, o l’ingresso stereo RCA-AUX.
Il Bluetooth
La versione del Bluetooth e la sua distanza influiscono principalmente su due aspetti. Il primo riguarda la sua prestazione: una versione obsoleta può penalizzare il segnale o, nel peggiore dei casi, può non essere possibile collegarla con i device di ultima generazione, che non riconoscono questa tipologia di connessione. Il secondo, invece, ci avvisa fin dove sarà attivo il segnale: 6, 10, 15, o 20 metri può essere la distanza che intercorre tra l’amplificatore e la sorgente, ma solo il produttore può indicarci quale sia la potenza effettiva del dispositivo.
Il Master Volume
Il Master Volume di un amplificatore è un termine che indica la possibilità di regolare a proprio piacimento la quantità del segnale che attraversa il dispositivo in questione. In altre parole, è una metodologia specifica del controllo del volume del suono, che va ad influenzare lo stadio finale. Ciò significa che la sua regolazione non introduce nessun tipo di distorsione al suono, determinando però l’ampiezza del segnale in uscita.
Funzionalità aggiuntive
Alcuni di questi modelli di amplificatori adatti alla riproduzione sonora anche senza il cavo, sono ideati per offrire all’utente un’ esperienza a 360°. Un esempio è proprio quello che ho accennato qualche riga fa: è possibile gestire questi prodotti tramite un’apposita app direttamente dal proprio smartphone. Inoltre, possono essere collegati a cellulari e PC per permettere la riproduzione di servizi streaming, come Spotify. In questi casi, gli amplificatori sono anche dotati di una connessione Wi-Fi, che è presente quando si ha la possibilità di collegare il prodotto a dei servizi digitali. Spesso si possono trovare in concomitanza degli slot di memoria per le emittenti Internet.
Scegliere un amplificatore con connessione wireless è una buona idea?
Al netto delle informazioni viste fino ad ora, possiamo affermare che, scegliendo un amplificatore senza cavo remote, si va a beneficiare di tutte le comodità che la tecnologia ci offre in questo campo. Quello che appare più evidente è l’efficienza di questo prodotto, che assicura alti standard qualitativi. Gli altri motivi per cui scegliere questa tipologia di articolo sono:
- alte prestazioni
- rapporto qualità/prezzo
- riproduzione fluida
- ottimizzazione sonora
- funzionalità anche a 20 metri dalla sorgente
Conclusioni
Ricapitolando, si può asserire con certezza che è possibile sfruttare l’accoppiata stereo – amplificatore, anche senza dover utilizzare per forza un cavo remote apposito. L’unico appunto, è la necessità di avere una strumentazione adatta, che abbia tra le sue funzionalità le connessioni wireless per la ricezione e l’invio del segnale. Non posso che sottolineare, però, la facilità con cui è possibile reperire questa tipologia di articoli, per cui possiamo concludere affermando che il cavo remore non è più strettamente necessario per l’utilizzo di amplificatori funzionali e di qualità.