Un dei dibattiti base che contraddistingue l’acquisto di un amplificatore, è la controversia tra l’utilizzo o meno di un sistema di controreazione.
Concetto della reazione negativa o controreazione
Il concetto di retroazione negativa o controreazione, utilizzata all’interno di un amplificatore per stabilizzarne le prestazioni non fu inventato a ciel sereno da Black ma fu piuttosto l’evoluzione di un concetto già sviluppato e proposto circa tre anni prima dallo stesso Black alla compagnia per cui lavorava, il feedforward.
Entrambe le tecniche sono state indagate e consolidate nel corso dei decenni successivi, arrivando ad una progressiva maturità sia dal punto di vista pratico che da quello teorico e matematico.
Questo ha permesso il loro protagonismo assoluto nella rivoluzione tecnologica che, nella seconda metà del novecento, è riuscita a cambiare l’industria e le sue tecniche di produzione più di qualunque altra innovazione tecnologica. Un primato che la successiva digitalizzazione e informatizzazione dei processi industriali ha ereditato e portato avanti ma che, nei suoi concetti fondamentali, non ha mai realmente sostituito, bensì li ha resi più efficaci, trasferendoli e “traducendoli” dal dominio analogico dell’elettronica “classica” a quello contemporaneo dell’elaborazione digitale dei segnali, dei controlli, ecc.
Negative Feedback e Feedforward, nonostante competano tra loro, si completano a vicenda, con il secondo che interviene in aree precluse al primo o in cui si viene a trovare in forti difficoltà, come è il caso degli amplificatori a radiofrequenza in cui il Feedback (voluto o come componente parassita dei circuiti amplificatori) porta più problemi che vantaggi. Per quel che riguarda l’analisi partiremo proprio dal feedforward non solo perché nella testa di chi lo ha inventato ha preceduto la controreazione ma anche perché la comprensione del suo funzionamento (più intuitivo e che, a parer mio, non è un caso che sia stato inventato per primo), permette poi una comprensione più agevole della controreazione vedendola per quella che in effetti storicamente è, una evoluzione, nella testa dell’inventore di entrambe le tecniche, della prima nella seconda.