Quando si assembla la prima pedaliera, si incappa in una decisione importante: come collegare i vari effetti in catena? Il send return è un’opzione considerata da molti, ma in cosa consiste e perché si usa?
Quello che i chitarristi vogliono avere ben chiaro in mente è come impiegare nella pratica i vari effetti disponibili, per ottenere i suoni desiderati senza rischiare di irritare le orecchie con suoni caotici determinati, ad esempio, da un pedale delay.
Cos’è il Send/Return
Parlando della distorsione ottenibile da un amplificatore, questa ha la sua origine da diversi stadi di preamplificazione. Pertanto, per avere la possibilità di impiegare nel miglior modo possibile molti effetti, è necessario avere a disposizione un punto (situato dopo il preamplificatore) nel quale poter collocare il processore.
In questo ambito si inserisce l’argomento del send/return; quando si parla di “send” e di “return” si fa riferimento alle due prese dell’amplificatore alle quali è possibile collegare alcuni effetti della chitarra.
Consente di fornire lo stesso ambiente a più strumenti e , nel caso in cui vengano utilizzati degli effetti analogici, impedisce il degrado del segnale che si può verificare, solitamente, per il passaggio attraverso i vari effetti.
Come Funziona il Send/Return
Per capire il funzionamento del send/return è importante fare una piccola premessa sull’amplificatore; quest’ultimo è composto da due parti: la prima è il preamplificatore, la seconda il finale.
Il segnale che giunge nell’amplificatore passa attraverso il preamplificatore e finisce per arrivare all’altoparlante.
A determinare la distorsione dell’amplificatore è proprio il preamplificatore, pertanto il pedale dovrà essere inserito dopo di esso; proprio in quel frangente svolge la sua funzione il send/return.
In pratica, con l’ausilio di entrambe viene creato un “ponte” tra il preamplificatore e il finale, il cui nome è “FX Loop”. Per collegare un pedale in send/return è necessario utilizzare un cavo; uscirà dal Send per entrare nell’input del pedale, quindi dall’output di quest’ultimo finirà nel Return.
I Collegamenti del Send/Return
In questo caso l’intero segnale, dopo essere stato effettato, viene inviato nuovamente al preamplificatore. Attraverso i controlli “dry” e “level” all’interno del processore si ottengono differenti bilanciamenti.
I vantaggi del seriale risultano essere la semplicità di utilizzo e il fatto di essere compatibile con qualunque effetto; anche i boost di volume, infatti, risultano essere efficaci senza portare ad un aumento della distorsione del preamplificatore. Inoltre, la quantità dell’effetto può essere facilmente gestito attraverso i pedali, agendo su ogni singolo effetto.
I processori e il Send/Return: Collegamenti in Parallelo o in Serie?
Questi ultimi, solitamente, vengono divisi in due grandi categorie. Nella prima rientrano quegli effetti che sono in grado di processare l’intero segnale; fanno parte di questa categoria, tra gli altri, il Distorsore,l’Equalizzatore e il Compressore. Il consiglio, in questo caso, è quello di effettuare un collegamento tra la chitarra e l’amplificatore, oppure impiegare il send/return in serie.
Nella seconda categoria di processori troviamo quegli effetti che hanno la capacità di mixare solamente una porzione del segnale. Per questa lunga serie di effetti il suggerimento è quello di scegliere un collegamento in parallelo; questo perché il loro lavoro è svolto sui circuiti di tempo in ritardo.