Abbiamo appena comparato il nostro bell’amplificatore e ora dobbiamo capire come funziona. Non siamo molto esperti perciò sicuramente non sappiamo molto bene che tipo di effetti potrebbe fare.
Come possiamo leggere dal titolo in questo articolo andremo a vedere quali sono gli effetti che si possono ottenere dal nostro amplificatore. Andremo anche a scoprire dei trucchi e dei segreti su come mixarli assieme per ottenere un buon suono.
Non è assolutamente una cosa complicata da capire, vediamo un po’ insieme.
Quanti effetti si possono ottenere da un amplificatore?
Il funzionamento dell’amplificatore non è molto complesso. Soprattutto, per quanto riguarda gli effetti, questi sono molto semplice da imparare e anche piuttosto intuitivi.
Ma andiamo per gradi.
Possiamo dividere gli effetti, per comodità in quattro categorie che poi andremo a spiegare man mano. Vediamo quali sono:
- dinamico
- distorto
- modulato
- ambientale
La prima categoria, ovvero quella dinamica forse è la più conosciuta e anche la più utilizzata. In questa categoria infatti, fa parte l’effetto che quando l’amplificatore riceve un segnale cerca in tutti i modi di eliminarlo. Nel senso che questo effetto cercherà di amplificare solo ed esclusivamente il suono che riceve e non anche il rumore, eliminandolo poi completamente.
Per quanto riguarda la seconda categoria di effetti si parla di distorsione. Gli effetti di distorsione servono per far si che il suono che entra all’interno dell’amplificatore sia più bella da sentire. La distorsione del suono serve a migliorare il suono in entrata e far sentire il suono in uscita senza particolari problemi. L’effetto distorto comunque in uscita non fa aumentare l’amplificazione.
La terza categoria di effetti è quella modulata. Negli effetti modulati è presente anche quello vibrato. L’effetto di vibrazione è quello che tutti conosciamo perchè il più utilizzato. Questo tipo di effetto funziona un po’ come quello della voce. Il suono che entra nell’amplificatore viene modificato da questo effetto e reso, appunto, più vibrato. In modo modulato riusciremo a modificare il suono in entrata.
Como ultima categoria di effetti abbiamo la categoria ambiente. In questa categoria abbiamo ad esempio l’effetto delay. Questo effetto si ha sempre quando si suona all’interno di un ambiente chiuso. Il suono infatti, anziché espandersi salta da una parete all’altra. Questo speciale suono si può ottenere anche tramite l’amplificatore e il suono che uscirà sembrerà molto più reale.
Possiamo mettere insieme tutti gli effetti?
La risposta a questa domanda è si. Si possono mettere insieme tutti gli effetti. Il risultato ovviamente non sarà ovviamente quello sperato però. Infatti, mettendo insieme tutti gli effetti si rischierà di creare un minestrone di effetti e suoni. Possiamo però creare una serie di collegamenti tra le varie categorie di effetti.
Ad esempio, possiamo mettere insieme la categoria di effetti dinamico e distorto. Questi tipi di effetti possono essere usati nella fase iniziale dell’amplificazione per migliorare il suono che vogliamo andare ad amplificare. Se il suono verrà regolato dagli effetti in entrata, sarà molto più semplice ottenere un suono di ottima qualità in uscita.
Un altro mix che possiamo fare tra le categorie di effetti è quello tra il modulato e la categoria degli effetti ambientali. Questo tipo mix serve per il suono in uscita dall’amplificatore. Quando non c’è necessario utilizzare le due caratteristiche che abbiamo descritto qui sopra, possiamo utilizzare questo tipo di mix che ci permetterà di rendere il suono, in uscita, che abbiamo amplificato migliore rispetto a quand’è entrato.
Lo schema perciò, è molto semplice. Le prime due categorie le possiamo utilizzare nella fase iniziale dell’amplificazione mentre, le ultime due categorie di effetti le possiamo utilizzare per la fase finale dell’amplificazione. Queste due fasi le troviamo citate solitamente come pre amplificazione e post amplificazione. Nulla ovviamente, ci vieta di usare gli effetti singolarmente.
Conclusioni
In conclusione possiamo dire che gli effetti che si possono ottenere dal nostro amplificatore sono davvero tanti. Ognuno con la sua particolarità e il suo genere da un effetto, appunto, speciale al nostro suono. Abbiamo visto che gli effetti si possono unire assieme per creare quell’effetto magico al suono sia in entrata che in uscita dall’amplificatore.
Come abbiamo visto, il concetto è molto semplice e non ha bisogno di grandi competenze per essere messo in pratica. Ovviamente, dobbiamo prenderci un po’ la mano perchè ogni suono è diverso e va studiato nel particolare.
Non possiamo basarci su uno schema fisso, ascoltiamo e cerchiamo di capire che effetto serve in quello specifico caso. Solo così potremo ottenere il meglio dal lavoro del nostro amplificatore e soprattutto, dagli effetti che esso può produrre.
Infine, l’unica cosa che mi sento di dire è che non ti resta altro che accendere il tuo amplificatore e iniziare a sperimentare i vari effetti. Non avere paura di mixare e ovviamente, di osare. Vedrai, quando avrai finito, che capolavoro sarà uscito fuori dal tuo amplificatore, anche solo sperimentando con un solo effetto alla volta.