L’ascolto della musica attraverso il proprio smartphone è un’abitudine oramai consolidata. Grazie alle classiche auricolari o alle cuffie antirumore bluetooth, è possibile sentire i brani preferiti nelle situazioni più disparate. Questi dispositivi offrono il vantaggio di poter accedere via web a diverse piattaforme, all’interno delle quali è possibile attingere ad una vasta gamma di brani. Gli stessi smartphone costituiscono un valido strumento per la conservazione di ingenti file musicali. Di conseguenza la maggior parte dei supporti attraverso cui tradizionalmente si ascoltava la musica sono via via diventati obsoleti.
Lo smartphone diventa uno strumento utile anche nel momento in cui ci si trovi all’interno del proprio spazio domestico e si voglia ascoltare la musica preferita. Con l’ausilio di un sistema di auto parlanti si può collegare il proprio dispositivo e diffondere i brani musicali in un ambiente ampio. Alla stessa maniera lo smartphone può integrare un sistema più complesso, costituito da un apparato di amplificazione.
I collegamenti
La connessione del proprio smartphone a dispositivi di amplificazione o nei confronti di normali altoparlanti, può avvenire mediante il sussidio di un cavo specifico, anche detto pin jack. Questo collegamento permette di trasferire dei segnali audio a bassissima tensione. Nello specifico il connettore jack maschio, solitamente di 3.5mm, si inserisce nella presa delle cuffie (femmina) dello smartphone. Mentre i due collegamenti maschi RCA si collegano alle entrate AUX dell’amplificatore o del sistema di diffusione sonora. La dimensione di questi cavi può variare a seconda del contesto in cui vengono utilizzati. Il diametro canonico, definito mini, risulta di 3.5mm, mentre quello sub-mini non va oltre i 2.5mm. Esiste infine un modello più grande, di 7.13mm, il cui utilizzo è adibito soltanto in ambito aeronautico.
E’ opportuno che si ricorra a questo tipo di connessioni per una serie di ragioni. Innanzitutto perché il cavo consente di risparmiare la batteria del telefono, in quanto non si deve attivare il wireless o il bluetooth. Inoltre per il fatto che cavi del genere non sono soggetti ad alcun tipo di interferenza. Ed infine in ragione della qualità elevata del suono trasferito. Va sottolineato che i prezzi di questi cavi sono molto contenuti.
I collegamenti senza fili
Qualora si voglia porre in essere un collegamento senza fili, invece, si necessita dell’attivazione della connessione bluetooth, tra l’amplificatore e lo smartphone. Si ricorda che la funzione bluetooth garantisce un trasferimento delle informazioni tra diverse apparecchiature, nei limiti di una distanza non superiore ai dieci metri. Un metodo del genere di certo garantisce una discreta sicurezza e rapidità d’azione. Nella maggior parte delle ipotesi gli amplificatori presenti in commercio sono dotati di questa funzionalità.
Quando si possiede un vecchio amplificatore, privo della possibilità di attivare connessioni senza fili, è possibile dotarlo di un ricevitore bluetooth. Questo congegno è provvisto di un cavo di collegamento, che si può inserire all’entrata AUX del dispositivo di amplificazione. Di conseguenza si è in grado di dare vita ad un rapporto con lo smartphone o con un tablet. E’ utile ricordare che un supporto del genere è integrabile anche nei confronti di altre apparecchiature. Si può unire all’autoradio dell’automobile, riuscendo a trasferirvi la musica proveniente dallo spartphone. E si ritiene vantaggioso anche per collegare una vecchia televisione o un impianto stereo obsoleto.
Altre tipologie di connessione
I possessori di Iphone qualora desiderino realizzare un collegamento senza fili, sono abilitati ad attivare la cosiddetta connessione AirPlay. Che si tratta di un protocollo sviluppato dalla Apple Inc. il cui obiettivo è consentire il trasferimento in streaming di contenuti multimediali. In origine aveva preso il nome di AirTunes, dedicato esclusivamente alla trasmissione di dati audio. Mentre di recente si è introdotta una versione più complessa, adatta a comunicare differenti formati di dati. Ovviamente la casa produttrice statunitense concepisce questi sistemi al fine di renderli compatibili fra di loro, nel senso che spesso un Iphone si può connettere con maggiore facilità ad un sistema di altoparlanti AirPlay o ad una AppleTv.
Per integrare la tecnologia Apple ai propri dispositivi di amplificazione è necessario rilevare se siano in grado di sostenere AirPlay. I prodotti di ultima generazione di solito forniscono questa caratteristica ai loro prodotti ed è possibile conoscerlo, in quanto di solito queste notizie sono pubblicizzate dalle case produttrici. In molte ipotesi è possibile dotarsi di particolari supporti, capaci di leggere e di trasferire i contenuti audio provenienti da un Iphone, per poi girarli ad un sistema di amplificazione.
Gli amplificatori non tradizionali
In commercio esistono degli amplificatori non tecnologici, il più delle volte costruiti in legno, che sfruttano la particolare forma per amplificare una sorgente sonora. In particolare cercano di innescare il cosiddetto effetto tromba, secondo cui, incanalando l’energia sonora in una particolare condotta, si provoca l’amplificazione. Oggetti del genere si prestano ad essere utilizzati in situazioni particolari, dove non è possibile avvalersi di dispositivi adeguati, come quando si è in viaggio.